domenica 20 luglio 2008

Polpo alla greca

di Maurizio Cristofolini

Veleggiando tra le isole greche dopo aver “saggiato” un po’ di meltemi, si giunge sempre in una baia riparata con mare calmo e una taverna che si specchia nell’acqua.
Le sedie sulla spiaggia e qualche polpo appeso ad essiccare. Vi sedete e chiedete uno spuntino.



A qualunque ora del giorno, senza storie di cucina aperta o chiusa, in Grecia l’ospitalità è sacra e allora: 2 olive, un pomodoro (profumato!), qualche pescetto fritto o un pezzetto di feta con un po’ d’olio e origano e un bicchiere di vino bianco fresco… questo è quanto di meglio ci possa essere per una merenda in un mezzo pomeriggio d’estate e sentirsi nel cuore del mediterraneo. Saranno i 2500 anni di storia della cucina greca che inconsciamente ci soddisfano attraverso la semplicità dei loro grandi sapori.

- In un tegame fate rosolare 2 spicchi d’aglio tritato con dell’olio d’oliva
- Aggiungete il polpo che avrete precedentemente pulito (tolto il becco gli occhi, ben lavato con acqua e aceto) e tagliato in grossi pezzi (circa 200 gr per ogni commensale). Fate rosolare .
- Aggiungete una scatola di passata di pomodoro, un chiodo di garofano, una foglia d’alloro, un bicchiere di vino rosso, 3 o 4 cipolline novelle.
- Aggiungete dei semi di finocchio, se avete difficoltà a trovarli basteranno dei ciuffi di verde che si trovano sui finocchi freschi.
- Fate cuocere per 45 minuti a fuoco lento (tenete a lato dell’acqua bollente da usare nel caso il sugo asciughi troppo velocemente) poi aggiungete un po’ di prezzemolo, una manciata di olive nere, pepe e sale. Continuate con la cottura per qualche altro minuto, 4-5.
- Quando il sugo si sarà rappreso servite il polpo in un piatto di portata Accompagnandolo con delle patate bollite spruzzate di prezzemolo tritato .
Buon divertimento